Domenico Ghidoni (1857 - 1920)

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Domenico Ghidoni nasce a Ospitaletto Bresciano nel 1857, da una povera famiglia contadina. Ha lavorato per la ditta Faitini prima di frequentare la scuola serale Moretto di Brescia, dove ha iniziato a studiare scultura. Passò poi all'Accademia di Brera di Milano e debuttò nel 1883 con il gruppo bronzeo "Una bella presa". Ghidoni era sensibile alle questioni sociali e le sue opere riflettevano spesso lo stile del verismo sociale che era popolare in Italia, soprattutto in Lombardia, in quei decenni. La sua opera più famosa è "Gli emigranti", che raffigura una giovane madre e sua figlia in attesa della partenza. Ghidoni realizzò anche monumenti per il grande patriota bresciano Tito Speri e il pittore Alessandro Bonvicino, nonché opere funebri per il Cimitero Monumentale di Milano e il Vantiniano di Brescia. È rappresentato nella Galleria d'arte moderna sia di Brescia che di Milano, con opere notevoli tra cui due nudi, un busto-ritratto dell'architetto Antonio Tagliaferri e la "Maternità" in bronzo. L'arte di Ghidoni rivela la sua sensibilità per le nuove forme plastiche di fine Ottocento e inizio Novecento.

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